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Vittorio Accornero de Testa e le illustrazioni per la Sylvie di Gerard de Nerval

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Vittorio Accornero de Testa e le illustrazioni per la Sylvie di Gerard de Nerval

 

Vittorio Accornero de Testa con la realizzazione delle illustrazioni per la Sylvie di Gerard de Nerval compone una raffinata e innovativa opera grafica.

Un interessante lavoro che ben giustifica la meritata fama dell’autore. A ben ragione considerato una delle figure di maggiore spicco nell’ambito dell’illustrazione italiana del Novecento.

Vittorio Accornero è artista poliedrico. Lavora come illustratore, pittore, scenografo, costumista e scrittore.

Nasce a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Il 18 giugno 1896. Decede a Milano. Il 2 marzo 1982.

Nel libro intitolato Storia dell’illustrazione italiana. Scritto da Paola Pallottino ed edito da Zanichelli. Troviamo un ampio spazio dedicato ai successi e all’opera grafica di Accornero. Queste le parole dell’autrice.

Victor Max Ninon è lo pseudonimo impiegato fino al 1934 da Vittorio Accornero de Testa.

Pittore, autore, illustratore e scenografo. Autodidatta.

Esordì nel 1919 sulle pagine de Il Giornalino della Domenica e In Penombra.

Lavora in seguito ad una quindicina di periodici. Tra i quali: Lidel, La Lettura e il Corriere dei Piccoli.

Nel 1923 vince il concorso per le copertine della rivista argentina El Hogar.

I suoi pochoirs nel 1925 ottengono la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi.

Nel 1936 esordì nella scenografia cinematografica. Il debutto è nel film Intitolato Squadrone bianco. Con la regia di Augusro Genina.

È l’autore dei libri con protagonista il cane Tomaso.

Firmò da solo o con la moglie Edina Altara le illustrazioni per una sessantina di libri.

Opere che nell’impaginato e nella liquida fissità dell’allestimento sembrano preludere e confermare la sua vocazione scenografica.

 

Edina Altara è la prima moglie. Dopo la separazione abbandona lo pseudonimo Victor Max Ninon.

Firma molte volte impiegata anche nelle forme ridotte di Ninon o Max Ninon.

 

Vittorio Accornero de Testa illustra numerosi libri con personalità e originalità.

Famosi sono le fiabe di Andersen, Perrault e dei fratelli Grimm. I racconti di Edgar Allan Poe.

Celebri romanzi per ragazzi come Le avventure di Pinocchio e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.

I suoi libri per bambini più noti sono pubblicati negli anni quaranta e cinquanta del Novecento.

In questo periodo Accornero scrive e illustra per la casa editrice Mondadori sei libri per ragazzi.

  • Tomaso del 1944.

  • Giacomino del 1949.

  • Tomaso cacciatore del 1950.

  • Zio Stefano del 1950.

  • In campagna che delizia! del 1953.

  • Tomaso, caro Tomaso del 1955.

La trilogia dedicata al cane Tomaso è ripubblicata dalle edizioni Atlantide. Operazione editoriale avvenuta dal 2015 al 2017.

Famose le sue 28 illustrazioni a colori delle Fiabe di Carlo Perrault. Testo a cura di Mary Tibaldi Chiesa. Edito da Hoepli nel 1952.

 

Nel 1960 inizia la sua collaborazione con casa di moda italiana Gucci.

Dalla sua immaginazione nascono i disegni per la realizzazione di circa 80 foulard.

Caratterizzati dall’affermazione di un motivo decorativo suggerito dalla stagionalità del capo.

Tra questi il più conosciuto e desiderato è il Flora. Disegnato, nel 1966, per Grace Kelly.

La principessa di Monaco, in visita a Rodolfo Gucci, chiese un foulard floreale a colori vivaci.

Mancando questo capo nella collezione. Accornero, in una intensa notte di lavoro, esaudì il reale desiderio.

Era nato Flora. Un foulard che diventerà uno dei simboli della moda italiana.

 

Le illustrazioni create per la Sylvie di Gerard de Nerval sono un importante episodio nell’opera grafica realizzata da Vittorio Accornero de Testa.

Le immagini sono ideate per essere introdotte in un libro.

Una impresa editoriale ideata da un ingegnere milanese. Da lui pensata in veste di papà. Voluta per essere un dono alla giovane figlia. 

Presupposti che già fanno intuire che la stampa del volume avrà una veste editoriale di lusso.

Il babbo commissiona a Accornero 14 immagini. Ideate per illustrare un opera che lui desiderava far stampare e dedicare alla sua bimba.

Un libro destinato a essere un regalo per la bambina.

Giovinetta che avrebbe avuto la possibilità di intervenire sulle tavole a suo piacimento.

Per questo l’edizione era composta da tavole amovibili.

Nelle quali Accornero aveva disegnato i soli contorni di tutte le parti componenti l’immagine.

Colorando solo i visi e pochi altri particolari.

Le figure a illustrazione del testo sono così ideate per permettere alla bambina di finirle a suo piacimento.

Impiegando i colori che più le potevano essere graditi per concludere le parti pensate e lasciate bianche in stampa.

Un libro da colorare fra i più raffinati che mai si possa sognare. Un’opera non comune nel panorama delle pubblicazioni del Novecento in Italia. Per Accornero uno dei pochissimi esempi di questa tipologia illustrativa. 

 

Gérard de Nerval è lo pseudonimo del poeta e scrittore francese Gérard Labrunie. Letterato nato a Parigi il 22 maggio 1808 e lì deceduto il 26 gennaio 1855.

Autore di testi visionari. Intrisi di richiami al simbolismo, al sogno e all’esoterismo.

Il racconto intitolato Sylvie Souvenirs du Valois è edito nel 1853.

È un’evocazione chiara e accorata dei ricordi d’infanzia dell’autore. Fanciullezza segnata dalla precoce morte della madre.

Il testo è accorpato da Nerval nella raccolta di novelle intitolata Les filles du feu.

L’antologia comprende anche i 12 sonetti di Les Chimères.

La riunione dei testi avviene nel 1854.

Questa raccolta di scritti è considerata dalla critica fra le pagine più belle composte da Nerval.

 

Nell’illustrazione. Una delle immagini commissionate ad Accornero per illustrare il libro di Gerard de Nerval. Intitolato SYLVIE. Dessins de Vittorio Accornero. Milan. MCMXLVI.

 

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