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Surimono Biglietti augurali dell’antico Giappone

Surimono Biglietti augurali dell'antico Giappone

Surimono Biglietti augurali dell’antico Giappone.

Surimono Biglietti augurali dell’antico Giappone.

 

I surimono sono dei biglietti d’augurio tipici dell’antico Giappone. Inviati in corrispondenza delle festività o per celebrare delle ricorrenze private.

Per la tecnica con la quale sono prodotti, appartengono alla grande famiglia delle Ukiyo-e.

Realizzati in silografia. Sono stampati a colori su fogli di carta hōsho o di gelso. Un supporto scelto perché al tatto si presenta morbido e di consistente spessore.

Sono il frutto dell’attiva collaborazione fra artista, stampatore e artista. Partecipazione che inizia dalla realizzazione del hanshita-e o disegno preparatorio per giungere sino alla fine del processo di realizzazione.

Questa partecipazione non avveniva per le Ukiyo-e. Dove l’intervento dell’artista si limita alla realizzazione del hanshita-e.

I surimono a volte sono ritoccati con lacca di color nero. Questo per conferire al foglio un aspetto lucido.

Impreziositi con polvere d’oro, d’argento, di rame oppure con inserti in madreperla o mica.

Un’altra tecnica impiegata nei surimono è il karazuri o stampa a secco. In questo caso la matrice non è inchiostra. Dopo l’impressione si ottiene sul fronte della stampa un area o più aree in rilievo e prive di colore.

Con l’impiego di una carta di notevole spessore, un profondo karazuri, si ottiene solo con l’ausilio di una forte pressione. Con questa tecnica si conferiva al surimono un aspetto tridimensionale. Usato per evidenziale un singolo particolare. 

I surimono compaiono verso la metà del Settecento. In un Giappone che con l’ascesa del clan Tokugawa ha superato il periodo di lotta intestina fra i numerosi feudatari. Inaugurando un lungo periodo di pace e isolamento.

Con questo nuovo clima le città e i villaggi s’ingrandiscono in modo smodato.

Sono ora dei luoghi sicuri. Non più minacciati dalle truppe dei diversi daimyō, i signori feudali. Diventano degli spazi urbani tranquilli. Dove artigiani e mercanti s’insediano e svolgono con lucro la loro attività. Permettendo la nascita della borghesia e della cultura borghese.

Il termine giapponese surimono si traduce in cose stampate. In questi fogli la tecnica di stampa raggiunge il massimo della raffinatezza. Dove i dettagli della figurazione sono realizzati con assoluta precisione.

Questi fogli sono caratterizzati da una limitatissima tiratura.

Dall’iniziale uso del formato shikishiban, dalle dimensioni ridotte e sagoma quadrata. In seguito affiancato dal yokonagaban surimono. Quest’ultimo di dimensioni maggiori. Più adatto a contenere maggiore quantità di testo e immagini di paesaggio o scene all’aperto. Per questa esigenza compaiono anche dei surimono composti su più fogli.

Sono dei raffinati esempi dell’estetica giapponese. Frutto di una grande capacità tecnica. Raffigurano oggetti o situazioni della vita quotidiana uniti a eleganti calligrafie. 

Soggetti che rappresentati in una specifica circostanza, per la sensibilità giapponese, assumono un forte  valore simbolico.

Con testi calligrafici, sottilmente legati alla figurazione. Delle brevi composizioni basate su dei complessi giochi di parole.

Erano biglietti privati. Destinati a una circolazione in un ambito ristretto. Commissionati da personaggi abbienti o d’alto rango. Usati per scambiare messaggi augurali fra i membri di circoli letterari. Tutti committenti e destinatari ai quali era facilmente comprensibile la ricca simbologia tradizionale. In grado di apprezzarne a pieno il significato celato. Surimono Biglietti augurali dell’antico Giappone.

 

Ukiyo-e Le fluttuanti stampe giapponesi.

Utagawa Hiroshige e Toshusai Sharaku.

Kitagawa Utamaro e Katsushika Hokusai.

Gli incisori delle stampe giapponesi Ukiyoe.

Le caratteristiche delle silografie Ukiyo-e.

La tecnica delle xilografie Ukiyo-e.

La nascita delle incisioni Ukiyo-e. Surimono Biglietti augurali dell’antico Giappone.

 

Nell’immagine:. Surimono di Yashima Gakutei. (1786-1868). Firmato Gakutei Harunobu. Raffigura un ramo fiorito e due fugu o pesci palla. Un prelibato e costoso cibo invernale. Nella parte superiore sono stampate due poesie. Una composta da Mahmansai Iedaru e l’altra da Kanayaen Mahiro.  Stampato attorno al 1810. Surimono Biglietti augurali dell’antico Giappone.