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Angelo Zilio in arte Gilö

Angelo Zilio in arte Gilö

Angelo Zilio in arte Gilö.

Angelo Zilio in arte Gilö.

 

Gilö è un artista e un ceramista. Una figura complessa, nella quale l’amore per l’espressione ceramica, il teatro e la poesia convivono e si rafforzano a vicenda.

Le inclinazioni, gli interessi e le passioni che animano e si scontrano in Gilö gli permettono una ricerca che approda sempre in un nuovo porto. Uno strabordare che gli permette di far convivere più anime, dando a tutte loro la stessa eleganza e dignità.

Dal suo foggiare escono opere eleganti. Alcune volte destinate all’esposizione nelle stanze di un museo altre volte all’uso nel quotidiano.

Tutte queste creazioni esprimono Gilö, sono tutte una la conseguenza dell’altra. Si abbracciano e convivono, dandosi forza a vicenda. Angelo Zilio in arte Gilö.

Questo mondo ceramico è animato da molte presenze.

I fratelli maggiori, ovvero dei pannelli di grandi dimensioni, costituiti da numerose formelle, ognuna dalla forma sagomata. Dove la correlazione di tutti questi pezzi plasma un mosaico. Un assieme di frammenti ricomposti che agli occhi di Gilö vorrebbe essere il risultato di un ipotetico scavo archeologico.

Uno spostamento della terra che riporta alla luce un tempo passato, riapparso e costituito da anfore, vasi e dai resti fossili di un cavallo.

Di questo si nutre e si forma l’Equus aetermus. Una terracotta di grandi dimensioni, realizzata nel 2016, nell’ambito della residenza d’artista svolta a Firenze, nella tenuta di Sticciano e patrocinata dall’associazione culturale CABA.

In questo cosmo trovano anche una adeguata collocazione delle realizzazioni destinate a partecipare e rallegrare i momenti più intimi delle vita. Questo compito è delegato ai piatti e alle tazze. Suppellettili accomunati dalla semplicità e dalla funzionalità. Angelo Zilio in arte Gilö.

 

Tutti pensati e realizzati come dei pezzi unici. Tutti per loro natura non ostentano nessuna eleganza, volutamente accentuano e valorizzano i difetti. Carenze che tali non sono perché hanno il compito di conferire l’unicità e armonia.

Imperfezioni che assolvono il compito di liberare dalla materia a favore dello spirito.

Un netto richiamo alla filosofia del Wabi Sabi. Dove si assiste all’accettazione della imperfezione e della transitorietà. Una visione propria del mondo giapponese dove nulla dura, nulla è finito e nulla è perfetto.

Angelo Zilio in arte Gilö.

Per questa ragione è valorizzata la casualità, quello che dalla lavorazione, senza nessuna prevedibilità, scaturisce.

Quello che l’impasto e la cottura ci suggeriscono o forse impongono. Un esortazione a predisporsi a uno stato d’animo sereno. Questo per meglio approcciarsi al favorevole e al dannoso che ogni giorno, senza presagio,  incrociamo.

 

Gilö è il nome assunto in arte da Angelo Zilio, artista nato e attivo a Varese.

 

Angelo Zilio in arte Gilö

Angelo Zilio in arte Gilö

 

Angelo Zilio in arte Gilö
Angelo Zilio in arte Gilö

 

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