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I Sacri monti arte e storia

I Sacri monti arte e storia

I Sacri Monti luoghi di storia arte e religione.

I Sacri Monti sono dei luoghi dove convivono la storia l’arte e la religione.

Sono dei complessi religiosi caratterizzati da un percorso di devozione ambientato in un paesaggio di grande bellezza e suggestione.

Quando il Sacro Monte è costruito sulla cresta di un rilievo assume uno sviluppo il più possibile visibile da entrambi i lati dell’altura.

Nei Sacri Monti l’arte e la religione sono strettamente collegate.

Sono composti dallo snodarsi di una serie di edifici. Ricchi di immagini pittoriche e scultoree che con dovizia di particolari illustrano il tema sacro prescelto per il luogo.

I temi più frequenti sono:

  • La passione di Gesù. Come al Sacro Monte di Domodossola.

  • La vita della Vergine, a Oropa, Crea e Ossuccio.

  • I misteri del Rosario, a Varese o della Trinità, a Ghiffa.

  • La vita di alcuni Santi. Per esempio San Francesco d’Assisi nel Sacro Monte di Orta. 

Alle cappelle dei Sacri Monti decorate con l’arte che parla di religione si aggiungono chiese e santuari. Degli edifici capaci di ospitare i pellegrini.

Questi complessi architettonici sono edificati tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

I Sacri Monti sono nati per offrire ai pellegrini un’alternativa più sicura e veloce, meno onerosa e avventurosa rispetto al viaggio verso la Terra Santa. I Sacri monti arte e storia.

Convogliano il desiderio del sacro dei viandanti verso mete che non né mettevano a repentaglio la vita e né spogliavano la borsa.

Permettono di acquisire un’indulgenza analoga a quella guadagnata con il pellegrinaggio verso Gerusalemme.

Inaugurano una nuova pratica devozionale. Quella del recarsi verso un santuario. Come nuova regola che sostituisce ed eguaglia quella che si compie dirigendosi in Terra Santa.

Questa identificazione è ben rappresentata nel caso del Sacro Monte di Varallo in Valsesia. Dove sulla cima della collina incontriamo una rievocazione della città di Gerusalemme. I Sacri monti arte e storia.

Questo spazio religioso valsesiano è nato per opera del Beato Bernardino Caimi.

É ideato al suo ritorno dalla Terra Santa. Con il fine di ricreare i luoghi santi della Palestina.

Nel corso di due secoli si sono edificati circa cinquanta edifici. Fra questi vi sono le 43 cappelle che raffigurano scene della vita di Gesù e di Maria.

La trentottesima cappella è quella della Crocifissione. Probabile opera di Gaudenzio Ferrari.

Quello di Varallo è l’unico fra i Sacri Monti che permette l’ingresso del visitatore all’interno di alcune cappelle. Accogliendoli in uno spazio coperto posto prima della figurazione.

In tutti gli altri le raffigurazioni religiose sono visibili ai pellegrini solo dall’esterno e tramite grate.

La gran parte dei Sacri Monti sono situati in Piemonte e Lombardia, tanto da poter parlare di un sistema dei Sacri Monti prealpini. I Sacri monti arte e storia.

Da qui ci si spinge in Svizzera, nel Canton Ticino. Dove nel distretto di Locarno nel comune di Orselina è edificato il Sacro Monte del santuario della Madonna del Sasso.

L’ampio sviluppo in queste località di luoghi di devozione è dovuto alla vicinanza di quelle terre a quelle di religione protestante.

L’opera e lo spirito di San Carlo Borromeo e il clima instaurato dalla Controriforma cercano anche con queste costruzioni di esorcizzare quella pericolosa presenza.

Questo non esclude la presenza o la testimonianza di queste architetture sacre in tutta Italia e in Europa.

A seguito della Riforma protestante numerosi edifici devozionali sono distrutti. Questo avviene perché edificati nei territori che vivono lo scisma. I Sacri monti arte e storia.

Su questo punto è significativa la lettura delle considerazioni di Samuel Butler. Pubblicate nelle pagine del suo libro: Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino.

Il volume è un appassionato e interessante diario di viaggio pubblicato nel 1881.

La traduzione italiana: Alpi e santuari, viaggio curioso di un grande scrittore inglese tra valli, campanili e tradizioni. A cura di Pier Francesco Gasparetto. Casale Monferrato. Piemme. 1991.

Lo scrittore inglese era solito trascorrere le vacanze estive in Italia. I Sacri monti arte e storia.

Pubblica nel 1888. Un altro studio di argomento simile. Intitolato: Ex voto An account of the Sacro Monte or new Jerusalem at Varallo Sesia. With some notice of Tabachetti’s remaining work at the sanctuary of Crea.

Nel libro descrive gli affreschi di Gaudenzio Ferrari visibili a Varallo Sesia.

La traduzione italiana: Ex voto studio artistico sulle opere d’arte del S. Monte di Varallo e di Crea. A cura di Angelo Rizzetti. Novara. Tipolitografia Dei Fratelli Miglio. 1894

L’affermarsi dei Sacri Monti permette la nascita un’ampia schiera di maestranze specializzate nella realizzazione degli apparati decorativi tipici di questi luoghi. I Sacri monti arte e storia.

Pittori, scultori e artigiani che passando da un cantiere all’altro.

Codificano e trasportano la loro competenza artistica e tecnica da un Sacro Monte all’altro. In qualche modo standardizzandone l’esecuzione e gli elementi di abbellimento.

Tutti i Sacri Monti sono caratterizzati da cappelle con una decorazione plastica e pittorica di intenso intento teatrale.

Internamente si trovano scene composte da statue in grandezza reale. Circondandole di giochi prospettici e ambientandole in ambienti naturali affrescati alle pareti.

Tutte le figure sono abilmente ordinate. Calate nella realtà del quotidiano.

In alcuni casi vestendole con abiti confezionati in tessuto e facendole interagire con oggetti presi e appartenerti alla vita di ogni visitatore.


Per dirlo con le parole di Samuel Butler,  durante la sua visita al Sacro Monte di Varese.

Guardammo attraverso la grata la prima cappella, oltre l’arco, con un’Annunciazione. La Vergine ha un vero lavabo, con catino e brocca e un pezzo di sapone vero. Le pantofole sono disposte in bell’ordine sotto al letto.

L’UNESCO ha inserito alcuni di questi luoghi fra i patrimoni dell’umanità.

Alcuni Sacri Monti si caratterizzano per la presenza nel luogo di culto di raffigurazioni di Madonne Nere. I Sacri monti arte e storia.

Queste immagini sono considerate fra le figure più sacre della chiesa cattolica.

Sono rappresentazioni della Vergine Maria dove il volto ha un colorito scuro, a volte anche nero.

Le opere sono tradizionalmente attribuite all’operato dell’evangelista e apostolo San Luca che per l’occasione smette gli abiti da medico per indossare quelli d’artista.

La leggenda afferma che il Vescovo di Vercelli di ritorno dalla Terra Santa portò con sé due sculture e un ritratto della Vergine. Tutti eseguiti dall’evangelista Luca. Diffodendone il culto.

Sant’Eusebio è il Vescovo di Vercelli. Interessante è notare che la città di Vercelli è posta lungo la Via Francigena.

La tradizione vuole le due statue sono ora venerate in Piemonte nei santuari dei Sacri Monti di Oropa e di Crea.

Un altro Sacro Monte con una Madonna Nera è quello di Varese. I Sacri monti arte e storia.

La statua lignea è custodita in una teca realizzata nel Settecento. Posta nel santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese, punto d’arrivo del cammino che si snoda lungo le cappelle.

Il percorso vuole introdurre il pellegrino ai misteri del Rosario.

Questi sono:. I Misteri Gaudiosi esemplificati dalla prima alla quinta cappella. I Misteri Dolorosi dalla sesta alla decima cappella. Infine i Misteri Gloriosi dalla undicesima alla quattordicesima.

Una quindicesima cappella diviene il santuario. Luogo dove la Madonna nera assurge al ruolo di Vergine Assunta in cielo. L’ultimo mistero del Sacro Rosario.

Non tutti i progetti di Sacri Monti pensati ebbero compimento. I Sacri monti arte e storia.

Sul lago Maggiore ad Arona in provincia di Novara si progettò un Sacro Monte in onore di San Carlo Borromeo.

Il progetto prevedeva un percorso composto da quindici cappelle dedicate alla vita del santo.

Tragitto che avrebbe portato il pellegrino ai piedi di una colossale statua del santo e a una chiesa.

L’opera ideata dal padre oblato Marco Aurelio Grattarola si concluse con  la realizzazione incompleta di tre sole cappelle.

Poco valse l’entusiastica approvazione del cardinale Federico Borromeo. Cugino di Carlo. Arcivescovo di Milano.

Il cardinale Federico Borromeo posa nel luglio del 1614 la prima pietra per la costruzione della chiesa Maggiore.

Nel 1616 a Graglia in provincia di Biella il parroco don Nicola Velotti ideò il progetto per la realizzazione di un monumentale Sacro Monte. Da costruire nell’attuale frazione santuario. I Sacri monti arte e storia.

Pensato composto da 100 cappelle. Dedicate a svariati temi biblici. Disposte lungo il percorso che partendo dal centro abitato porta al Colle San Carlo.

La Cappella dedicata alla Santa Casa di Nazareth è edificata nel 1617. Un luogo che da subito divenne dispensatore di grazie ai devoti.

Si riuscì a costruire poco altro. In fine si optò per la realizzazione di un imponente Santuario.

L’edificio sacro è un progetto dell’ingegnere militare di corte Pietro Arduzzi.

Dedicato alla Madonna Nera e collegato al culto della Nostra Signora di Loreto nelle Marche.

I lavori iniziarono nel 1658 e terminarono nel 1769.

Entrando nel Santuario, in fondo, sulla sinistra, in prossimità del presbiterio, si trova la cappella dedicata alla venerazione della Madonna Nera. Questo locale è edificato rispettando le esatte misure della Santa Casa di Loreto.

La statua è una fedele copia di quella presente a Loreto. Regge sulla sinistra il Bambino Gesù che benedice e sorregge il mondo.

Nel 1620 un anonimo scultore torinese la scolpì in legno di pioppo.

In ingresso alla cappella è appeso un quadro. Raffigura la processione che si svolse a Graglia per ringraziare per la liberazione dalla peste del 1717.

Le opere realizzate per la Cappella della natività sono ora collocate all’interno. Nella vicinanza dell’ingresso. Sulla destra.

All’esterno si trovano i resti della Cappella della presentazione e dell’Adorazione dei Magi.

Poco distante si trova Sordevolo. Una località dove dal 1816, a scadenza quinquennale, si assisteste alla rappresentazione della Passione di Cristo.

 

 

Il Sacro Monte sopra Varese.

 

ALBUM RICORDO – Santuario di Santa Maria del Monte Sopra Varese.

 

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Il Sacro Monte sopra Varese

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Il Sacro Monte sopra Varese

La storia della fondazione del Sacro Monte sopra Varese l’apprendiamo da due brani. Entrambi tratti dal libro Compendiose notizie di Varese e de’ luoghi adiacenti compreso il santuario del Monte. Volume scritto da Giuseppe Ghirlanda. Edito a Milano da Cesare Orena nella stamperia Malatesta. La stampa avviene nel 1817.

155. Ma l’erezione delle cappelle, che i Misteri rappresentano del SS. Rosario, devesi al padre cappuccino Gio. Battista Agguggiari di Monza. (P. Giambattista Aguggiari ndt).

Il quale salendo il monte per predicare a quelle religiose ne formò il progetto. Insinuato con superiore permesso dal pergamo à popoli di Lombardia. Tale eccitò fervore di mandarlo ad effetto e in pochi mesi la somma delle offerte per ciò fatte sorpassò un millione (milione ndt) di lire. Varese, Gallarate, Busto, Somma, Caronno Ghiringhello, e Carnago si distinsero fra le Comuni. I signori Omodei, Litta, Carcano, ed Annoni tra le particolari famiglie. Con tutto questo non bastò un secolo ad opera sì grande. Intrapresa nel 1610 (1604 ndt). Appena nel 1759 ottenne il suo compimento.

152. Su questo monte, reso sacro dalla B. Vergine, e da tanti Santi ivi concorsi, già stavano alcune pie femmine a condurvi solitaria vita, e penitente.

Quando la giovane Catterina Moriggia, o come altri afferma, Ruffini da Pallanza, dopo una visione da gravi autori riferita, che a quel Santuario la chiamava. Visitò nel 1452 quelle eremite, e con loro si trattenne alcuni dì. Attaccate poi esse da pestilenzial morbo, Catterina vi ritornò ad assisterle. Nessuna di loro sopravvisse. Anzi ne rimase infetta ella medesima. Col divino ajuto riavutesi, su quel monte fissò la stabile dimora. A lei poscia si unirono Giuliana Puricelli di Cassina Verghera dipendente da Busto Arsizio. Benedetta da Biumo superiore ed altre Vergini.

Sicché nel 1476. Mediante la cessione che l’arciprete Gasparino Porro fece a quelle pie donne dè fondi della arcipretura. Il loro ritiro è eretto in monastero sotto la Regola ambrosiana di S. Agostino.

Sotto la direzione dell’arciprete del Santuario. Cui nel 1517 è sostituito un vicario curato mercenario, che l’Arcivescovo S. Carlo nel 1583 ordinò in titolo parrocchiale col padronato alle monache. Imponendo al curato l’obbligo del coro, e di confessare i forestieri.

L’elenco dei libri e degli articoli inerenti al Sacro Monte di Varese.

Dati in ordine crescente per anno di stampa. Editi in lingua italiana e straniera fra il XVI° e XIX° secolo.

I libri indicati con * contengono al loro interno pagine sull’argomento.

I libri indicati con ** sono editi in lingua non italiana.

  • Paolo Morigia. Historia dell’origine della gloriosa Madona del Monte posta sopra Varese. Milano 1594.

  • Cesare Tettamanzi. Historia del Sacro Monte Sopra Varese. Diocesi di Milano Nella quale si contengono… : Consacrata a nostra Signora, da P. Cesare Tettamanti Oblato, & Curato di Robecco. Milano per l’her. di Pacifico Pontio & Gio. Battista Piccaglia, 1614.

  • Orìgine, e progresso delle cappelle, fabbricate nel Sacro Monte sopra Varese, rappresentanti li Misteri del Santissimo Rosario. Opera data in luce dalli Deputati per quella Fabbrica, et da essi Dedicata All’Illustrìs. Et Eccellentiss. Prencipe Teodoro Trivultio Prencipe del S.R.I. di Misocho, et Valle Misolcina, Co.Di Melzo, Sig. di Codogno etc., in Milano Appresso Giacomo Lantoni 1623.

  • Domenico Bigiogero. Le glorie della Vergine del Sacro Monte sopra Varese. Diocesi di Milano. Origine e progresso della devozione, monistero, e fabbrica delle sante capelle. Milano. Paolo Antonio Montano in Strada Nuova. Imprimatur il 4 dicembre del 1698. in 4°. Ristampato nel 1732.

  • Nicolò Sormani. Il santuario di Santa Maria del Monte sopra Varese. Ridotto a compendio dal signor Nicolò Sormani. Obblato dottore della biblioteca e del Collegio ambrosiano. In Milan.o Nella stamperia Giuseppe Marelli. 1739. pagine 108. in 24°.

  • * Giuseppe Ghirlanda. Compendiose notizie di Varese e de’ luoghi adiacenti compreso il santuario del Monte. Milano. Cesare Orena nella stamperia Malatesta. 1817.

  • Guida al santuario di Santa Maria del Monte Sopra Varese. Milano dalla tipografia di Antonio Lamperti. 1823. Tavole incise in 16°.

  • Michele Sartorio. Il santuario di Santa Maria del Monte Sopra Varese descrizione storica, artistica e religiosa. Milano. Presso l’editore Andrea Ubicini. 1839. pagine 48. in 16°.

  • Il santuario del Sacro Monte Sopra Varese notizie storiche, artistiche, religiose. Varese. Tipografia di Giuseppe Rainoldi. 1851. pagine 54. Tavole incise in 16°.

  • * Guida ricordo di Varese e suoi dintorni, Varese Tipografia Galli, 1886 pagine 110 Illustrazioni in 16° Brossura editoriale impresso alla copertina anteriore “Guida-ricordo. Varese e suoi dintorni” Da pagina 53 a pagina 61 “Alla Madonna del Monte”.

  • * Giacinto Bianchi, Fra i monti varesini, Varese Tipografia Macchi & Brusa, 1886 pagine 261 in 16° Da pagina 205 a pagina 215 “Al Sacro Monte”.

  • * Giulio Cesare Bizzozero. Varese e il suo territorio guida descrittiva. Per G. C. Bizzozero. Preceduta da cenni geologici del prof. L. Maggi ed illustrata col panorama di Varese. Con incisioni intercalate nel testo e con carta topografica. Varese. Tipografia Ubicini. 1874. pagine 244. Illustrazioni nel testo. Due illustrazioni ripiegate. in 16°. Da pagina 90 a pagina 111 Prima gita: alla Madonna del Monte e al Campo dei Fiori.

  • * Luigi Brambilla Varese e suo circondario. Notizie raccolte ed ordinate dal pr. Luigi Brambilla. Varese Tipografia Ubicini.  1874. Due volumi in 8°. Volume 1° pagine 345 .Volume 2° pagine 314. Da pagina 55 a pagina 91 La Madonna del Monte Velate.

  • sac. Don Luigi Brambilla prof . Alessandro Brambilla da Milano, Guida al santuario della Madonna del Monte Sopra Varese, Varese Tipografia Galli Eugenio, 1877 pagine 78 Illustrazioni in 24°.

  • Il santuario del Sacro Monte sopra Varese notizie storiche, artistiche, religiose. Varese Tipografia Galli successore ad Ubicini. 1879 pagine 60 Una tavola incisa in 24°.

  • * Emilio Motta, Dalla storia del Sacro Monte sopra Varese (Documenti milanesi inediti del sec. XV) contenuto da pagina 7 a pagina 31 nel fascicolo 13° del “Periodico Società Storica Comense” 1884.

  • * Emilio Motta, Ludovico il Moro alla Madonna del Monte sopra Varese contenuto da pagina 175 a pagina 182 nel fascicolo 18° del “Periodico Società Storica Comense” 1886.

  • * Emilio Motta, Ippolita Sforza alla Madonna del Monte sopra Varese contenuto da pagina 335 a pagina 346 nel fascicolo 20° del “Periodico Società Storica Comense” 1886.

  • Guida per la visita alle cappelle del Sacro Monte sopra Varese e breve sunto di storia descrittiva della sua origine e fama. Varese Stabilimento tipo-litografico Galli. 1890 pagine 16 in 24°. Brossura editoriale impresso alla copertina anteriore La B.V.M. del Sacro Monte.

  • * Giansevero Uberti, Guida generale ai grandi laghi subalpini di Como, di Lugano, Maggiore, d’Orta, d’Iseo e di Garda con gite ai laghi minori, alla Valsassina, al Canton Ticino, alla Brianza, al Varesotto e indicazioni di escursioni alpine, Milano, Guigoni, 1890 Da pagina 241 a pagina 244 “Escursioni e gite”.

  • ** Samuel Butler Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino, London 1881 – Seconda edizione identica alla prima London Longmans, Green & C. 1890, in 8° – Terza edizione ampliata London A. C. Fifield, 1913.

 

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