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Criptozoologia in Piemonte L’Abbazia di Staffarda e il Lago d’Orta

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Criptozoologia in Piemonte L’Abbazia di Staffarda e il Lago d’Orta

 

 

La criptozoologia in Piemonte trova nell’Abbazia di Staffarda e sul Lago d’Orta due rappresentativi riferimenti.

l’Abbazia di Staffarda si trova in Provincia di Cuneo.

Il Lago d’Orta è suddiviso tra la provincia di Novara e quella del Verbano Cusio Ossola. 

La criptozoologia ha come campo di studio i criptidi. Degli animali la cui l’esistenza è basata solo su indizi. Una fauna non riconosciuta dalla zoologia.

 

L’Abbazia di Staffarda è fondata nel 1135 ed è situata presso Revello. Un comune in Provincia di Cuneo.

Edificata in pianura nelle vicinanza del fiume Po ed abitata da monaci cistercensi.

Sotto la loro direzione conobbe un rapido sviluppo che la portò a diventare un importante centro di commercio.

Nel chiostro adiacente alla Chiesa è esposta una costola animale di grandi dimensioni.

L’osso è lungo circa 150 centimetri e largo 15.

Una leggenda attribuisce il resto come appartenete allo scheletro di un pesce.

L’enorme animale è trovato nelle vicinanza dell’Abbazia durante un periodo di carestia.

Compare a seguito delle preghiere dei monaci. Iniziate per invocare del cibo.

A supplica conclusa c’è il ritrovamento di un pesce di grandi proporzioni. La cui carne sfamò i religiosi per diversi mesi.

La costola è esposta con la descrizione piscis prodigios.

Il Lago d’Orta è una località affascinante.

Conosciuto in epoca romana con il nome di Cusius. Ora è suddiviso tra la provincia di Novara e quella del Verbano Cusio Ossola.

Il territorio è evangelizzato da due fratelli greci. Provenienti dall’isola di Egina. Sono i Santi Giuliano e Giulio.

Il primo fonda la chiesa a Gozzano. Un paese situato nell’estremità sud del lago.

Il secondo sostiene una impresa ben più difficile.

Nel lago di fronte alla città di Orta si trova l’isola di San Giulio.

Una famosa leggenda vuole il lago abitato da draghi ed altri rettili.

Con l’aiuto di Dio. Giulio scacciò dall’isola tutti gli animali mostruosi.

Liberandola dalle pericole presenze. Questo per poter fondare una chiesa. Da dedicare agli apostoli Pietro e Paolo.

Gli animali allontanati si rifugiarono lungo le sponde del lago.

Spostandosi ad ovest verso l’abitato di Pella ed a est sulla riva orientale della penisola di Orta.

Uno di questi animali è chiamato dagli abitanti del luogo l’Orchera.

Scacciata dall’isola, trovò una nuova residenza all’interno di una grotta. Da quel momento chiamata il Bus de l’Orchera.

La caverna è situata nel golfo di Bagnera. Una frazione del comune di Orta San Giulio.

Sembrerebbe che questa leggenda trovi una conferma nel ritrovamento di una gigantesca vertebra all’interno della caverna.

La scoperta risale al XVII secolo. Questo resto è ora conservato sull’isola di San Giulio. Nella sacrestia della chiesa.

La tradizione vuole che portando con sé la terra rossa presente sull’isola di San Giulio ci si possa salvare dal morso dei serpenti.

Nell’immagine : Orta. Antica incisione raffigurante il centro della città di Orta San Giulio. Impressa nel XIX secolo. Tecnica bulino su matrice in acciaio. Dimensioni della parte incisa 15,0 x 23,0 cm. Dimensioni del foglio 23,0 x 32,0 cm. Disegnato da Birket Foster. Inciso da J. J. Crew.

 

 

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